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Oggi - grazie alle nuove tecnologie applicate ai risultati delle ricerche sui resti ancora esistenti nelle aree archeologiche, all’analisi dei reperti custoditi nei musei e attribuibili ai singoli edifici e allo studio comparato di realtà archeologiche meglio conosciute (soprattutto Roma e Pompei, ma non solo) - possiamo rispondere a questa domanda e offrire un’immagine molto suggestiva, verosimile e basata su dati scientifici di alcuni dei principali complessi in cui si articolava il tessuto urbano dell’antica Aquileia.
Tutte le ricostruzioni sono navigabili anche nell'App Antica Aquileia 3D, scaricabile gratuitamente per IOS e Android.
L’applicazione, contiene 10 video che, grazie al lavoro di squadra con un team di archeologi, raccontano con rigore scientifico i luoghi simbolo dell’Aquileia romana (foro, porto fluviale, mercati, domus di Tito Macro, domus del fondo Cal, sepolcreto, anfiteatro, mura repubblicane, basilica civile, circo), le esplorazioni interattive di tutte le aree archeologiche, le schede di approfondimento e 60 ricostruzioni virtuali statiche.
Ricostruzioni virtuali realizzate con il contributo di Legge 20 febbraio 2006, n. 77 "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO e con il contributo del progetto Openmuseums, finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013.