Magnifici Ritorni. Tesori Aquileiesi dal Kunsthistorisches Museum di Vienna

Catalogo della mostra (Aquileia, 8 giugno - 20 ottobre 2019)

a cura di Marta Novello, Georg Plattner, Cristiano Tiussi

Lingue disponibili: ITA - ENG - DEU 

Data di pubblicazione: luglio 2019

Editore: Gangemi Editore

La mostra riporta ad Aquileia, a distanza di quasi 200 anni, alcuni tra i più importanti reperti archeologici restituiti dal ricchissimo sottosuolo aquileiese, attualmente esposti nella collezione permanente del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Un viaggio nel tempo che, grazie ai 110 reperti del Kunsthistorisches, ci trasporta nell’Aquileia di  2200 anni fa ma anche nell’Aquileia dell’Ottocento quando la città era parte dell’Impero asburgico e le raccolte viennesi rappresentavano l’alternativa istituzionale al collezionismo privato delle famiglie locali e alla dispersione del materiale sul mercato antiquario.

"Magnifici Ritorni" rappresenta un’importante occasione per presentare, in molti casi per la prima volta dai tempi lontani del loro ritrovamento, alcuni dei capolavori della città adriatica all’interno del contesto storico per i quali furono creati e nel quale furono utilizzati. Ma offre anche l’opportunità per raccontare un momento importante della storia di Aquileia, che, mediante una intensa attività di raccolta, di scavo e di ricerca durata più di due secoli, portò alla progressiva riscoperta, durante l’età moderna, della grandezza dell’antica città romana.

Prezzo:  25 €   (spedizione gratuita)

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La Storia di Giona. Nei mosaici della Basilica di Aquileia

Fotografie: Elio Ciol 

Lingue disponibili: ITA - ENG 

Data di pubblicazione: luglio 2018

Editore: Umberto Allemandi 

Il volume, dedicato allo splendido ciclo musivo della storia di Giona nella basilica di Aquileia è magnificamente  illustrato dalle fotografie scattate  dal maestro Elio Ciol e si pregia dei saggi del cardinal Gianfranco Ravasi e del professor Carlo Ossola, e dei preziosi contributi del coordinatore del Tribunale Rabbinico del nord Italia Vittorio Robiati Bendaud, dell’Imam di Al Azhar Sheik Ibrahim Reda, e  del direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi.

«Il libro - come dichiara Zanardi Landi nella prefazione -  si inserisce nel programma “Archeologia Ferita”, avviato dalla Fondazione Aquileia nel 2015 che si propone di portare ad Aquileia reperti provenienti da musei e siti devastati dal terrorismo fondamentalista con l’obiettivo di far comprendere ai visitatori quanto le civiltà le cui memorie vengono distrutte fossero legate al mondo aquileiese e parte di una più ampia civiltà mediterranea.  La Moschea e la Tomba del Profeta Giona - elemento unificante tra i popoli del Mediterraneo e presente nella Bibbia, nei Vangeli di Luca e Matteo e in quattro sure del Corano - sono il primo edificio di culto distrutto dall'Isis e con questo volume vogliamo offrire un contributo di idee e di riflessione sulla gravità dei danni causati al patrimonio dei paesi colpiti ma anche alla nostra identità di mediterranei ed europei».

Prezzo:  editio maior  50 €   (spedizione gratuita)

                editio minor  12 €   (spedizione gratuita)

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Tesori e Imperatori. Lo Splendore della Serbia Romana

Catalogo della mostra (Aquileia, 11 marzo - 3 giugno 2018)

Ediz. bilingue  ITA - ENG

a cura di Monika Verzár, Ivana Popovic, Cristiano Tiussi

Data di Pubblicazione: marzo 2018

Editore: Gangemi Editore

Fortezze, residenze imperiali, prosperi quartieri urbani, commerci fiorenti, convivenza di culture e segni dei diversi influssi religiosi e delle nuove sensibilità provenienti da Roma e da Oriente: sono questi gli elementi di fondo a cui pensiamo quando parliamo di "splendore della Serbia romana", una terra che conobbe uno sviluppo eccezionale nel III e IV secolo ed in cui nacquero ben 17 o 18 Imperatori, da Ostiliano a Costanzo III, passando attraverso Costantino il Grande, nativo di Naissus (Niš). Un territorio che vide sorgere grandiose ville imperiali, come quella di Felix Romuliana, oggi Gamzigrad, o nuovi centri, che nel caso di Sirmium, oggi Sremska Mitrovica, potevano includere la presenza di un circo, elemento che trasformava un agglomerato urbano in grande e importante città.

Continuando il percorso culturale già intrapreso con le mostre del ciclo "Archeologia Ferita", con questa esposizione in Palazzo Meizlik ad Aquileia vengono esposti sessanta preziosi reperti, provenienti dal Museo Nazionale di Belgrado e da altri musei serbi, che illustrano e raccontano la storia della Serbia romana.
Un territorio che sotto il dominio di Roma era diviso tra tre province, ma che fu contraddistinto da comuni esigenze strategiche e militari, che comportarono il potenziamento del sistema di difesa del limes danubiano, e da un prepotente sviluppo dei centri urbani e di altre località periferiche, che avevano dato i natali ad un numero consistente di imperatori tra il III e il V secolo e per questo motivo erano stati omaggiati con la costruzione delle loro maestose residenze.

Prezzo:  26 €   (spedizione gratuita)

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Volti di Palmira ad Aquileia-Portraits of Palmyra in Aquilea

Catalogo della mostra (Aquileia, 1 luglio - 3 ottobre 2017) 

Ediz. bilingue  ITA - ENG

a cura di Marta Novello, Cristiano Tiussi

Data di Pubblicazione: giugno 2017

Editore: Gangemi Editore

La mostra raccoglie sedici pezzi originari della città siriana di Palmira, alcuni dei quali riuniti per la prima volta dopo la loro dispersione nelle collezioni occidentali, e otto da Aquileia che vogliono dimostrare, pur nella distanza geografica e stilistico-formale, il medesimo sostrato culturale che accomuna le due città, mediante l'utilizzo di modelli autorappresentativi e formule iconografiche affini. In un'epoca di guerra civile in Siria e di furia iconoclasta perpetrata da alcuni gruppi nei confronti di reperti archeologici vestigia del passato, la mostra si caratterizza per il suo valore simbolico e ideale al fine di sensibilizzare sul tema dell'archeologia ferita.

Prezzo:  24 €   (spedizione gratuita)

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Made in Roma and Aquileia

Catalogo della mostra (Aquileia, 12 febbraio - 30 giugno 2017)

Curatore: L. Ungaro, Pastor, Milella

Data di Pubblicazione: febbraio 2017

Editore: Gangemi Editore

Il percorso espositivo comprende ben 125 pezzi aquileiesi oltre ai 150 provenienti dall'esposizione che si è appena chiusa con successo ai Mercati Traianei di Roma: in mostra piatti, lucerne, gemme, gioielli, vetri, strumenti medicali, materiale laterizio, anfore tutti caratterizzati da marchi, loghi, firme e i più diversi segni di proprietà e appartenenza. Ne esce il ritratto di una società in cui grazie alla pax romana si ampliò il sistema produttivo e commerciale - con botteghe, aziende, corporazioni, artigiani, trasporti, strade - e dove i simboli codificarono le identità e la volontà di appartenere ad un sistema produttivo e culturale comune. I preziosi reperti, oltre che dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, provengono da prestigiosi musei romani e internazionali, tra i quali, per il ruolo delle città come importanti centri di produzione nell'Impero Romano, vanno menzionati in particolare il Römisch-Germanisches Museum der Stadt Köln (Germania, Colonia), l'Arheoloski muzej u Splitu (Croazia, Spalato).

Prezzo:  28 €   (spedizione gratuita)

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Leoni e tori dall'antica Persia ad Aquileia. Tesori ori e sculture achemenidi e sassanidi da Tehran e Persepoli

Catalogo della mostra (Aquileia, 25 giugno - 30 ottobre 2016)

Ediz. bilingue  ITA - ENG

a cura di Cristiano Tiussi, Marta Novello, Margherita Belgiojoso

Data di Pubblicazione: giugno 2016

Editore: Umberto Allemandi

Persepoli era l’agglomerato urbano più grande e più bello del mondo quando Alessandro Magno arrivò davanti alle sue mura nel 330 a.C.  Tre mesi dopo un incendio, ordinato o causato dallo stesso Alessandro, distrusse la più maestosa città che l’uomo avesse costruito: crollarono i muri, le statue, le colonne; si fusero le lamine d’oro che ancora ricoprivano le statue e il trono, e di Persepoli restarono solo le rovine che ancora resistono a 50 chilometri dalla città di Shiraz, in Iran.  Aquileia, uno dei più grandi e floridi centri politici, amministrativi e commerciali dell’Impero romano,   resistette alle incursioni di Alarico, ma non ad Attila che, riuscì a penetrarvi grazie al crollo di un muro della fortificazione il 18 luglio del 452 d.C. devastandola e, tradizione o leggenda vuole, spargendo il sale sulle sue rovine.  Oggi, idealmente la memoria di due grandi città, entrambe distrutte col ferro e col fuoco, a quasi ottocento anni di distanza, ed entrata a far parte del patrimonio di cultura, di arte, di suggestioni dell'intera umanità, si concretizza nella mostra Leoni e Tori dall’antica Persia ad Aquileia, dal 25 giugno al 30 settembre 2016 al Museo Nazionale Archeologico di Aquileia, realizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, il National Museum of Iran e l’Iranian Cultural Heritage Handcrafts and Tourism Organization.

Prezzo:  20 €   (spedizione gratuita)

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Il Bardo ad Aquileia

Catalogo della mostra (Aquileia, 6 dicembre 2015 - 28 febbraio 2016)

Ediz. bilingue  ITA - FRA

a cura di Cristiano Tiussi, Sabina Zanardi Landi, Margherita Belgiojoso

Data di Pubblicazione: novembre 2015

Editore: Umberto Allemandi

L’esposizione (6 dicembre 2015- 28 febbraio 2016) e il relativo catalogo  intendono rappresentare d uno spaccato dell’arte e dell’alto artigianato delle province africane in età romana tra il I e il III secolo attraverso il mosaico della dea Cerere ritrovato a Uthina, due mosaici di “lottatori nudi in presa” provenienti dal tepidarium delle terme di Gigthis, la testa dell’imperatore Lucio Vero da Dougga, la statua del dio Giove da Oued R’mel, la stele funeraria di Marcus Licinius Fidelis, un soldato originario di Lione, in Gallia, che fu sepolto ad Ammaedara, e due ceramiche ritrovate nelle necropoli di El Aouja, una brocca decorata a rilievo e un contenitore cilindrico con rappresentazioni di dei e satiri.

La città di Aquileia (fertile testimonianza di una felice convivenza che si realizzò tra romani, giudei, greci, alessandrini), iscritta dal 1998 all'Heritage List dell'Unesco, rappresenta per la sua storia, il luogo adatto ad affermare la validità universale di un’idea di  convivenza e di dialogo e per avviare un confronto a più voci sull'importanza della difesa del patrimonio culturale come baluardo contro l'oscurantismo e la barbarie.

Prezzo:  10 €   (spedizione gratuita)

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