Domani martedì 30 luglio alle 21 verrà proiettato in prima assoluta sul grande schermo davanti alla Basilica dei Patriarchi in piazza Capitolo ad Aquileia – come appuntamento fuori Film Festival - il documentario “Incanto” l'ultimo documentario del regista Marco D’Agostini grazie al sostegno della Fondazione Aquileia e con il patrocinio del Comune.
Il film - nato da un progetto dell'Associazione culturale don Gilberto Pressacco e prodotto da Agherose, realizzato con il sostegno di Fondo per l'Audiovisivo del FVG, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Fondazione Aquileia, CIRF dell'Università di Udine, patrocinato dalla Società Filologica Friulana e distribuito da Forum editrice - è un viaggio di scoperta attraverso la ricerca storica e le intuizioni di don Pressacco, uno dei protagonisti della scena culturale friulana di fine Novecento.
Il suo pensiero è stato un caleidoscopio di suggestioni, un continuo gioco di rimandi: dagli studi in ambito musicale al tema della danza sacra e popolare, fino all’avvincente interpretazione dei mosaici della basilica di Aquileia. Con la sua ricerca ha riannodato fili dispersi e sparpagliati dal tempo, giungendo a collegare l’Aquileia del I sec. d.C. con Alessandria d’Egitto, a quel tempo la vera capitale del Mediterraneo. Grazie alla testimonianza di coloro che hanno condiviso il suo lavoro, questo viaggio di scoperta ci aiuta ad interpretare la nascita e la diffusione del Cristianesimo Aquileiese. A vent’anni dalla sua scomparsa, il lascito di don Gilberto Pressacco ha un’inestimabile valore culturale e avvalora l’idea di un Friuli terra di confine, ricco di storia e arte, crocevia di culture e spiritualità libere.
«Mi sono avvicinato – dice il regista Marco D’Agostini - alla figura di don Gilberto Pressacco in modo lento, graduale. Il coinvolgimento da parte dell’Associazione a lui dedicata in alcuni progetti di documentazione audiovisiva ha innescato in me la curiosità di approfondire una figura che veniva così tanto ricordata e riconosciuta. Dal 2015 ho iniziato a leggere l’opera omnia curata dal professor Luca De Clara, L’arc di San Marc, e a farmi raccontare da chi lo conoscevano bene non solo il ricercatore ma anche la persona Gilberto. Ho potuto così scoprire una figura dal temperamento vulcanico e intuitivo, un vero e proprio detective della cultura. Il suo carisma magnetico veniva applicato con determinazione nella ricerca dove riuscì a intraprendere una strada nuova e importante per la scoperta del Cristianesimo aquileiese e nella direzione corale. Proprio questi due argomenti, insieme agli aneddoti di una vita e ai materiali di archivio mi hanno spinto a considerare Gilberto Pressacco come protagonista di un progetto audiovisivo non solo per la ricchezza e importanza dei contenuti ma anche per la possibilità di commistione di linguaggi che gli stessi consentono. Se il livello narrativo di partenza è rappresentato dalla vita di Gilberto Pressacco, evocata attraverso le testimonianze di amici, colleghi e compagni di viaggio, inevitabile è stato con il seguito dell’audiovisivo entrare nei mondi delle importanti ricerche svolte dal protagonista».
L’ingresso è libero e gratuito, in caso di pioggia la proiezione si terrà in Sala Romana.