Sold out anche la seconda serata dell’Aquileia Film festival e 3000 spettatori collegati in diretta streaming.

Stasera 1 agosto ospite l’archeologa subacquea Rita Auriemma e domani 2 agosto Paolo Mieli. 

In caso di maltempo le serate saranno annullate e trasmesse solo in diretta streaming su www.fondazioneaquileia.it  (comunicazione alle 19.00 in base ad aggiornamenti meteo)

Sold out anche la seconda serata dell’Aquileia Film festival che ha riempito la piazza della Basilica di Aquileia con 900 persone e 3000 spettatori in diretta streaming hanno seguito la diretta dell’evento.

Ospite speciale della serata di ieri Emilio Casalini, conduttore di GenerAzione Bellezza che ha conversato con Piero Pruneti sul tema dell’identità dei territori, sulle buone pratiche volte a “generare bellezza” e sulla responsabilità che abbiamo tutti per creare un’efficace narrazione sullo sconfinato e incredibile patrimonio culturale italiano che non ha eguali.

Stasera giovedì 1° agosto alle 21.00 la serata prosegue con il documentario “La terra di Yrnm” (Regia: Nicola Ferrari, produzione: Anna Silvia, Obiettivo Mediterraneo) rende omaggio a Sebastiano Tusa, archeologo subacqueo di fama internazionale prematuramente scomparso, raccontando gli scavi che da 20 anni archeologi e studenti conducono sull’isola di Pantelleria.

A seguire la conversazione con Rita Auriemma, archeologa subacquea, professoressa associata presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento. Linea direttrice delle sue attività è l’archeologia dei paesaggi, in particolar modo costieri e subacquei, attraverso lo studio delle forme e dei modi del popolamento costiero nell’antichità e le dinamiche di interazione tra uomo e ambiente. 

Chiude la serata la proiezione di “Iznik, l’enigma sommerso” (Regia: Pascal Guérin, Produzione: Les Batelières Productions) Un team di fama mondiale indaga la storia e la geologia dietro la scomparsa di una chiesa costruita nell’antica città romana di Nicea, ora conosciuta come Iznik. Un tesoro sottomarino, nominato tra le 10 più grandi scoperte degli ultimi anni dall’Archaeological Institute of America.

Domani venerdì 2 agosto alle 21.00 Il cortometraggio “Quell’incosciente di Zeno” prodotto da Agherose per la regia di Davide Ludovisi aprirà la serata del 2 agosto: nel 1923 Italo Svevo pubblica “La Coscienza di Zeno”e tre personaggi, uno scrittore (Mauro Covacich), una professoressa di Letteratura contemporanea (Maria Cristina Benussi) e il responsabile del Museo Sveviano (Riccardo Cepach) nella loro Trieste si interrogano con ironia sul perché un romanzo tanto improbabile continui a essere un punto di riferimento nella letteratura italiana e internazionale.

Il romanzo, che vede il protagonista ripercorrere sei momenti della sua vita all’interno di un percorso di psicoanalisi ci offre anche lo spunto per ricordare che Freud, il padre della psicoanalisi, contemporaneo di grandissimi archeologi come Schliemann (che riportò alla luce i resti dell’epica città di Troia), fu sempre affascinato dall’archeologia e dal procedimento stratigrafico che utilizzò in molte sue opere come metafora del metodo psicoanalitico da lui praticato.

Ospite della serata Paolo Mieli, giornalista e storico, negli anni Settanta allievo di Renzo De Felice e Rosario Romeo, è stato all’“Espresso”, poi alla “Repubblica” e alla “Stampa”, che ha diretto dal 1990 al 1992. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 è stato direttore del “Corriere della Sera”. Dal 2009 al 2016 è stato presidente di RCS Libri. Tra i suoi saggi per Rizzoli, oggi disponibili nel catalogo BUR, Storia e politica (2001), La goccia cinese (2002), I conti con la storia (2013), L’arma della memoria (2015), In guerra con il passato (2016), Il caos italiano(2017), Lampi sulla storia (2018), Le verità nascoste (2019), La terapia dell’oblio (2020), Il tribunale della Storia (2021) e Ferite ancora aperte (2022). Presenterà il suo ultimo libro “II secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai” edito da Rizzoli.